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L'urologia di Villa Monna Tessa si trasferisce al padiglione San Luca

A Careggi attive dal 19 le nuove degenze. L’accesso sia a piedi che in auto sarà da via lungo Rio Freddo, con possibilità di parcheggio nelle vicinanze nell’area di sosta accanto alla centrale energetica

Villa Monna Tessa a Careggi

Villa Monna Tessa a Careggi

 

 

Il trasloco dell’Urologia di Careggi a Firenze dallo storico edificio di Villa Monna Tessa al padiglione San Luca avverrà nelle giornate dal 17 al 21 ottobre e riguarderà:  degenze, sale operatorie, terapie intensive e ambulatori. Rimarranno temporaneamente attive nell’attuale sede soltanto alcune attività ambulatoriali.

In occasione dello spostamento dell’Urologia si uniscono i tre edifici che compongono il complesso del padiglione San Luca. San luca Vecchio e Nuovo sono ora collegati da una nuova struttura con 6 sale operatorie. L’Urologia di Careggi sarà attiva in un edificio di recente costruzione direttamente connesso a uno dei più nuovi e attrezzati blocchi operatori dell’ospedale.

Dal 19 ottobre le degenze dell’Urologia si troveranno al secondo piano del padiglione San Luca. L’accesso sia a piedi che in auto sarà da Via lungo Rio Freddo, ingresso San luca Nuovo (padiglione 16c), con possibilità di parcheggio nelle vicinanze nell’area di sosta accanto alla centrale energetica di Careggi.

Sarà anche possibile arrivare alle degenze urologiche, ma soltanto a piedi, passando dall’ingresso di San Luca Vecchio (padiglione 16) sull’omonimo viale, attraverso un corridoio interno.

Lunedì 21 inizieranno i primi interventi nella nuova sede. Sempre lunedì saranno attive alcune attività ambulatoriali in ambito urologico: litotritore, cistoscopia e chirurgia ambulatoriale.

Altri spostamenti riguardano le terapie intensive. La Terapia intensiva dell’oncologia, sabato 19, sarà trasferita dal quarto piano  del padiglione Cliniche chirurgiche al primo piano i San Luca Nuovo e al suo posto sarà spostata successivamente la terapia intensiva che fino ad ora si trovava a Villa Monna Tessa.

I numero del trascolo: 130 operatori fra medici, infermieri e personale sanitario, 60 letti di degenza, 8 letti fra terapia intensiva e sub intensiva, una media di 12 interventi al giorno.

Per informazioni sul trasloco da Villa Monna Tessa a San Luca è contattabile l’URP AOU Careggi dal lunedì al venerdì  8:00 – 16:00  tel.0557947790 mail urp@aou-careggi.toscana.it  www.aou-careggi.toscana.it

La mappa dell'urologia a Careggi

 

Nota storica su Villa Monna Tessa di Careggi

 

 

Nel 1919 il cantiere del Nuovo Bonifazio Lupi a Careggi riprendeva l’attività dopo l’interruzione seguita alla I Guerra Mondiale. In particolare, la realizzazione dei padiglioni del tubercolosario e l’avvio dei cantieri dei complessi da destinare a Malattie Comuni richiamava l’attenzione sulle risorse agricole su cui avrebbe potuto contare il nascente complesso ospedaliero. La tenuta di Careggi era costituita da  tredici poderi amministrati dalla Cascina del Fondello (in prossimità della tenuta della villa di Careggi) che nel 1917 veniva ristrutturata ed ampliata per “portarvi le mucche fino a quel momento collocate nei locali municipali del Piazzale del Re alle Cascine”. Tuttavia, la lentezza del procedere dei lavori, gli scarsi finanziamenti e l’esigenza di predisporre di edifici da destinare alle sezioni ospedaliere induceva nel 1920 l’Amministrazione dell’Arcispedale di santa Maria Nuova a modificare l’uso della Cascina attribuendole una destinazione sanitaria. Si gettavano così le basi per la ‘fondazione’ del padiglione  Monna Tessa dedicato alla nutrice di Beatrice Portinari di dantesca memoria, nonché leggendaria fondatrice delle Oblate ospedaliere. La ristrutturazione non ebbe tempi celeri: nel 1930 ancora il complesso – destinato ad accogliere i malati cronici – non era terminato. Lo sarà nel 1934 grazie alla vendita alla Cassa di Risparmio di Firenze di alcuni terreni limitrofi a Santa  Maria Nuova che consentirà di portare a termine i lavori.

Progettista, l’ingegnere Italo Guidi, responsabile a quel tempo di tutto il cantiere di Careggi.

Monna Tessa subì le incursioni aeree tedesche tanto da risultare uno dei padiglioni più danneggiati dalla Guerra. Nel 1958 veniva ceduta all’ Università la parte sinistra dei primi piani destinata a divenire sede degli Istituti di Semeotica Medica del Prof. Ugo Teodori e di Istologia del Prof. Antonio Allara, entrambi inaugurati nel 1959. Al 1968 il Resoconto dell’Arcispedale di Santa maria Nuova  ricordava nel  Monna Tessa ‘ospedaliero’ le seguenti divisioni: a Piano Terra la Divisione uomini/donne di Medicina del prof. Vannucchi; al I° Piano la stessa, sezione paganti; il II° Piano era interamente destinato alla sezione Urologia del prof. Alfiero Costantini, al III° Piano, invece, l’Isolamento diretto dal Prof. Cappelli.

 

Architetto Esther Diana

Responsabile Centro di Documentazione per la

Storia dell’Assistenza e della Sanità Fiorentina

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