Giocatori stranieri nati in Italia che non possono giocare. La Freccia Azzurra Firenze chiede lo 'ius soli'

Alcuni ragazzi della Freccia Azzurra Firenze

Appello della società a margine di una manifestazione della comunità cinese del quartiere di Quaracchi: "Burocrazia da semplificare"


"Babbo perchè non posso partecipare al campionato nella mia squadra con Xiao Bing e Elias?". "Perchè non sei italiano". "Ma sono nato qui. E nelle squadre nazionali ci sono tanti stranieri."
La A.S.D. Freccia Azzurra Firenze Basket si è fatta portavoce del disagio di tanti ragazzi che, nati in Italia da genitori stranieri o venuti in Italia da piccoli non possono partecipare ai campionati giovanili, ed ha chiesto ufficialmente alla Federazione Italiana Pallacanestro di istituire lo "ius soli".

 
Da mesi negli ambienti politici si dibatte su questo tema molto controverso.
Anche il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha lanciato la richiesta di una legge sullo "ius soli".
La Freccia Azzurra non vuole certo entrare nel merito, lasciando alla politica l'approfondimento sul tema della cittadinanza. Ma il cambiamento culturale di una società multietnica impone di considerare come necessaria la semplificazione degli adempimenti burocratici nello sport per favorire la partecipazione di tutti i giovani senza nessuna discriminante.
Ciò che conta per la società sportiva è poter lavorare coerentemente con il proprio statuto ed i principi ad esso sottesi. Alla base dell'attività della Freccia Azzurra c'è l'attenzione alla crescita dei giovani non solo tecnica ma anche umana. La convinzione che l'attività sportiva possa aiutare tutti gli atleti (anche quelli con disagi psichici o fisici) a socializzare, integrarsi e raggiungere una equilibrata formazione come uomini e come cittadini.

 
Lo sport è aggregazione intorno a valori condivisi. É quello che sosteneva già nell'800 De Coubertin.
Nella società moderna, globalizzata e multirazziale, lo sport assume un ruolo sempre più importante per favorire l'integrazione fra ragazzi, già italiani per lingua e per formazione scolastica, soprattutto nel caso del basket, sport che nasce come multirazziale.

 
Nella fase più importante di vita dei giovani, lo sport è il momento nel quale si può dare valore ad un sogno: quello di sentirsi tutti uguali ed avere le stesse opportunità. Ma le complesse procedure burocratiche diventano, di fatto, un fattore di discriminazione.

 

In quest'ottica, sabato 12 ottobre la società sportiva ha preso parte ad una iniziativa organizzata da rappresentanti della numerosa comunità cinese, il comitato "Insieme per Quaracchi", cooperative sociali che lavorano nel campo dell’integrazione e la Commissione Servizi Sociali del Quartiere 5. L'obiettivo è quello di dare stabilità ad un confronto per stabilire insieme le linee di sviluppo della collaborazione nell'ambito della scuola e dello sport, come veicoli di integrazione sociale.

 

Fonte: A.S.D. Freccia Azzurra Firenze Basket

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