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Il nuovo Centro e il Tubone

Da fuori, è un colpo in un occhio, visto nel contesto, c’è anche troppo spazio. Viene spontaneo chiedersi se ce n’era bisogno, considerati i tempi di vacche magre.

Il riferimento è al nuovo Centro di ricerca, documentazione e promozione della riserva naturale del Padule di Fucecchio, realizzato a Castelmartini (Larciano), a pochi metri dalla vecchia sede, e inaugurato  qualche giorno fa.

Si parla di una spesa di  680mila euro, che alcuni avrebbero visto meglio impiegati nell’acquisizione  di altro terreno per ampliare la riserva, in particolare la parte in provincia di Firenze,  che ora è di appena 25 ettari e che – si  sussurra, si badi bene: si sussurra – potrebbero diventare cento con la realizzazione del Tubone.

Che è una specie di spada di Damocle sul futuro dell’aria umida interna più importante d’Italia, i cui lavori (del Tubone) dovrebbero terminare nel 2015.

Ma nessuno sa se siano iniziati e da che parte.

E se, effettivamente, potranno essere terminati tra due anni.

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