
Il nuovo ingresso dedicato ai pazienti in arrivo con le ambulanze al pronto soccorso di Empoli (foto gonews.it)
E' operativo il nuovo assetto logistico del Pronto Soccorso dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. Come anticipato qualche settimana fa da gonews.it, ci sono novità non solo per i pazienti che arrivano nella struttura a bordo di un'ambulanza ma anche per chi accede da solo.
Partiamo dal primo aspetto del quale si sentiva molto il bisogno anche e non solo per esigenze di privacy e che si nota non appena si entra nella camera calda.
Le ambulanze hanno infatti ora un accesso dedicato posto proprio accanto all'ingresso principale. Per accedere c'è un pulsante da premere che apre la porta e permette di entrare in un corridoio al termine del quale c'è un'altra apertura che immette subito nella sala del triage dove l'infermiere attende il paziente.
Questa nuova disposizione, oltre ad evitare di far passare un paziente barellato davanti a tutti gli utenti come accadeva prima, velocizza anche l'operazione, aspetto prezioso quando capitano purtroppo situazioni nelle quali ogni minuto può essere decisivo.
Con questa novità è stato possibile anche chiudere la porta principale che dalla sala di aspetto del Pronto soccorso permetteva a chiunque di accedere all'area di pertinenza dei pazienti e del personale medico e infermieristico quando qualcuno usciva e si aprivano le porte automatiche.
Ora, infatti, di fronte alla vecchia porta scorrevole c'è il banco dell'accettazione e quindi l'ingresso delle persone è disciplinato molto meglio.
Insomma, una novità che va a tutto vantaggio di chi ci lavora e di chi del Pronto soccorso ha purtroppo bisogno.
E, se questo aspetto è stato risolto, pare che qualcosa si stia muovendo anche per la questione viale Boccaccio della quale gonews.it si è già interessato.
Si è svolta infatti in Comune una riunione fra diversi soggetti coinvolti nella vicenda. Il problema è quello del giro fino alla rotonda in direzione Avane che l'automedica che esce dal Pronto soccorso deve fare per andare verso Empoli, un percorso che fa perdere ai sanitari un tempo che può rivelarsi prezioso per la vita di una persona.
Essendo in Italia ci saranno di sicuro questioni burocratiche da sistemare, ma è già molto positivo che la questione sia sul tavolo di chi di dovere.
Marco Mainardi
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