SITUAZIONE ALLE 19.30
La situazione più preoccupante rimane quella di Roffia e di Ontraino nel comune di San Miniato (decine le famiglie sfollate). Per il resto la situazione sta tornando alla normalità nel comune di Montopoli in val d'Arno, dove in mattinata si era registrate diverse criticità. L'acqua che aveva invaso l'abitato di Casteldelbosco (alle 14 si registrava mezzo metro) sta defluendo in seguito alla decisione del sindaco Alessandra Vivaldi di aprire le cateratte che si trovano lungo la ferrovia. Era stata propria la mancata apertura delle stesse a provocare il copioso allagamento nella frazione più a est del comune di Montopoli. Sempre nel montopolese una vasta zona di golena tra San Romano e Capanne era stata invasa dall'acqua che però si sta ritirando.
A Santa Croce l'assessore Piero Conservi ha parlato, intorno alle 17, 30, di situazione ormai sotto controllo e di un'allerta meteo che per il Val d'Arno inferiore potrà dirsi terminata intorno alla mezzanotte di venerdì 31 gennaio (la Regione Toscana ha comunque prorogato a livello generale lo stato di allerta fino alla mezzanotte di sabato 1 febbraio in via precauzionale). Il ponte di Santa Croce per tutto il pomeriggio è stato regolarmente aperto così come quello di Castelfranco e quello tra Ponticelli e Capanne. Il livello del fiume, dalle 12 alle 17, nel tratto tra Fucecchio e La Rotta è calato di un metro e mezzo e questo ha fatto rientrare l'emergenza.
In Valdegola dopo l'apprensione di questa mattina per i numerosi corsi d'acqua presenti nella zona, l'unica situazione rimasta a rischio è quella del torrente Orlo che minaccia l'abitato di Corazzano. E' in corso un intervento di tamponamento con sacchini e pietre. Tutti sotto controllo gli altri corsi d'acqua tra cui l'Egola e l'Ezi. Qualche allagamento si è verificato in alcune strade della zona ma la circolazione di fatto non è mai stata interrotta nemmeno sulla strada di San Lorenzo.
SITUAZIONE ALLE 13.08
Nella zona del Cuoio l'Arno ha rotto gli argini nel comune di Montopoli in val d'Arno tra San Romano e Casteldebosco invadendo i campi della golena e l'abitato di Casteldelbosco. Al momento sono dieci le famiglie evacuate dai vigili del fuoco. Quella del territorio comunale montopolese è la situazione più critica di tutta la zona. Acque spa, in via precauzionale, ha provveduto a diminuire la pressione dell'acqua nella parte basse di San Romano, nella zona industriale di Fontanelle, a Capanne e Casteldelbosco. La pressione dell'acqua dovrebbe ritornare normale intorno alle 17.
A Castelfranco di Sotto la situazione è sotto controllo, mentre a Santa Croce sull'Arno il ponte è rimasto chiuso in via precauzionale tra le 6, 30 e le 10, 30 del mattino per poi essere riaperto al traffico. A Santa Croce l'acqua del fiume ha invaso solamente la zona dei 'canottieri', proprio davanti all'abitazione del sindaco Osvaldo Ciaponi ma al momento la situazione sembra stia tornando alla normalità. Il Comune di Santa Croce ha diffuso un comunicato intorno alle 12 dove si parla si di situazione sotto controllo visto che a monte il livello dell'Arno è stabile.
Nel comune di San Miniato la zona che desta maggiore preoccupazione è la Valdegola, dove sono presenti numerosi corsi d'acqua tra cui l'Egola. La situazione è tenuto sotto costante monitoraggio dal consorzio bonifica Valdera, che ha competenza sulla zona. A San Miniato, a causa del Rio Macone, sono stati distribuiti sacchini alle abitazioni a valle della ferrovia. Come sacchini sono stati diustribuiti a Ponsacco dove ci sono anche case isolate. Il consorzio di bonifica ha anche provveduto a chiudere tutte le cataratte che sfogano in Arno.
Non si sono verificate chiusure per le scuole. Solo gli studenti del liceo di San Donato sono stati fatti uscire in via precauzionale. Il Comune di San Miniato ha deciso di rinviare a data da destinarsi la manifestazione 'Lo sportivo dell'anno' in programma per venerdì 31 gennaio nella sala consiliare.
Nel comune di Santa Maria a Monte molta gente sull'argine dell'Arno a San Donato e nella zona delle 'callette'. Il fiume ha invaso parzialmente alcuni campi della golena ma la situazione non desta particolare preoccupazione.
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