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Ospedale 'Santa Verdiana' vulnerabile di notte? Un video mostrebbe le 'falle', l'Asl controbatte e aggiunge: "Già potenziata la vigilanza"

Ospedale ‘Santa Verdiana’, insicuro di notte oppure no? A porre l’interrogativo un video concesso a gonews.it da un lettore, il quale ha voluto mostrare come il nosocomio di Castelfiorentino nella notte sia vulnerabile. In 18 minuti di filmato si muove liberamente tra corridoi e sale dell’ospedale, avvicinandosi a macchinari costosi, a medicinali e attrezzatura.

Secondo chi ha realizzato il video nella notte al ‘Santa Verdiana’ si creano due fenomeni. Uno sarebbe quello per cui gli spazi diventerebbero un rifugio per clochard, l’altro, strettamente connesso, sarebbe un problema di sicurezza per chi lavora nella struttura, in modo particolare per le giovani guardie mediche operanti in quegli ambienti, dove ci sono anche medico e infermiere dell’automedica del 118.

Diversa la versione dell’Asl 11: “L’ospedale ‘Santa Verdiana’ di Castelfiorentino – spiega una nota – non è in balia di se stesso nelle ore notturne, diversamente da quanto segnalato sui media. E’ dotato di un dispositivo tecnico e organizzativo che rende l’accesso alla struttura di notte condizionato dagli operatori in servizio per assolvere alle funzioni di assistenza presenti (punto di primo soccorso e guardia medica)”.

“La selezione degli accessi – prosegue – diviene operativa alle ore 21.30, con l’intervento di operatori di un istituto di vigilanza che contrattualmente assicura la chiusura degli accessi principali e secondari, nonché il controllo di infissi e degli ambienti la cui apertura avviene (sempre ad opera degli stessi operatori) alle ore 6.30 del giorno successivo. Un sistema di telecamere sorveglia la struttura e recentemente il loro numero è stato rafforzato, raggiungendo le attuali 14 postazioni”.

“Lo stesso video pubblicato a mezzo stampa ha fornito un elemento informativo decisivo: il giorno e l’orario della ripresa. Essa è stata realizzata il 6 maggio scorso intorno alle ore 22. – si legge ancora nella versione dell’Asl 11 – Tali informazioni hanno reso possibile la ricostruzione dei fatti denunciati,  la quale ha evidenziato dubbi sulla sistematica vulnerabilità dell’accesso. Tra l’altro disposizioni organizzative aziendali prevedono la chiusura di tutti gli ambulatori tranne quello dove si trovano materiali per affrontare l’emergenza. Le chiavi sono a disposizione di personale infermieristico, amministrativo e di personale addetto alle pulizie e da questi  riposte negli appositi spazi individuati per la custodia. In fascia serale e notturna, ossia dalle ore 21.30 in poi, l’accesso alla struttura avviene tramite la porta di ingresso principale, che rimane aperta per consentire l’accesso alla sala di attesa messa a disposizione dei cittadini che abbiano la necessità di rivolgersi al punto di primo soccorso o alla guardia medica”.

Ciò non toglie che l’Asl 11 voglia restare con le mani in mano. “Tuttavia, - sono le conclusioni - l’Azienda, nell’ottica di implementare ulteriormente le condizioni di sicurezza nei confronti dei propri operatori e dei cittadini, monitorerà tutte le vie di accesso alla struttura, avendo già avviato, fra l’altro, procedure di potenziamento della vigilanza all’interno del presidio stesso. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per la verifica delle situazioni che hanno permesso la registrazione del video dimostrativo. Le informazioni a disposizione dell’azienda potranno certamente concorrere a documentare accessi impropri e non autorizzati. Ovviamente lo stesso materiale sarà messo a disposizione delle autorità qualora emergessero profili di responsabilità”.

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